Ceci: benefici, calorie, controindicazioni e come cucinarli

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I ceci non sono solo un legume straordinariamente nutriente:

  • sono buoni,
  • sono versatili,
  • la letteratura scientifica a loro dedicata è ampia e solida, e documenta numerosi effetti positivi sul nostro organismo e il loro consumo regolare è associato a una migliore salute cardiovascolare, a un miglior controllo glicemico e a una riduzione del rischio di diverse malattie croniche.

Ma partiamo da una domanda che si pongono tutti…

I ceci sono proteine o carboidrati?

La tentazione di incasellarli in una sola categoria è forte — ci piace quando il cibo è facile da etichettare.

Ma i ceci, come tutti i legumi, sfuggono a queste semplificazioni.

Non sono solo proteine, né solo carboidrati: sono un ecosistema nutrizionale completo, ricco anche di fibre, vitamine e fitocomposti.

Contengono una buona quantità di carboidrati complessi, ma anche una sorprendente quota di proteine vegetali.

D’altra parte pensaci: nessuno definirebbe la pasta una fonte proteica, eppure contiene proteine.

Nei ceci la componente proteica è ancora più rilevante: in altre parole: sono un alimento “ibrido”, e questa complessità è una loro forza.

Quante calorie apportano? Poche

Ceci su sfondo bianco

Shutterstock/2437264345

Secondo le tabelle del CREA, i ceci secchi forniscono per 100 g:

  • 47 g di carboidrati
  • 21 g di proteine
  • oltre 6 g di grassi
  • quasi 14 g di fibre (prevalentemente insolubili)

Il contenuto calorico è di circa 350 kcal/100 g da secchi.

Ma una volta cotti, assorbono acqua e il contenuto calorico scende a circa 130 kcal per 100 g. Questo è importante: perché l’elevato contenuto di fibre e acqua li rende molto sazianti — un fattore utile per il controllo del peso.

Benefici: a cosa fanno bene i ceci?

Oltre a proteine e carboidrati, i ceci apportano quantità significative di folati, manganese, ferro e zinco. Ma il loro vero punto di forza sono i benefici clinici:

Secondo il World Cancer Research Fund, i legumi sono tra i principali alimenti protettivi nella prevenzione dei tumori. Merito anche delle fibre: nutrienti troppo spesso trascurati, ma fondamentali per la salute del nostro intestino e del microbiota, che a sua volta modula infiammazione, metabolismo e perfino umore e funzioni cognitive.

Per approfondire: Sai che i ceci abbassano il colesterolo?

Le varietà di ceci

Non esiste un solo “cece”: esistono varietà locali, con proprietà nutrizionali e organolettiche differenti.

Alcune, come i ceci neri, sono particolarmente ricchi di antiossidanti come gli antociani, simili a quelli contenuti nei mirtilli o nell’uva nera. Tutte le varietà, però, sono preziose fonti di composti bioattivi con effetti protettivi sulla salute.

Più in generale dobbiamo ammettere che molti studi parlano (e misurano) genericamente i “legumi”, senza specificare la varietà. Questo è tuttavia un punto di forza: significa che è proprio la varietà di alimenti vegetali nella dieta a fare la differenza. Più è ampia, più il nostro microbiota prospera e più la nostra salute ne beneficia.

In altre parole, non esistono alimenti insostituibili. Esistono sistemi alimentari resilienti, flessibili e adattabili — proprio come la natura.

Come cucinare i ceci (e quali scegliere)

Le mie scelte personali:

  • Ammollo e cottura in pentola a pressione dei ceci secchi
  • Hummus pronto, ma con ingredienti puliti e senza oli raffinati
  • Farina di ceci per farinata e pane (anche versioni surgelate)
  • Falafel surgelati, se di buona qualità

Ma come dimenticare altre delizie?

  • Ceci tostati al forno con spezie
  • Germogli di ceci crudi per le insalate
  • Pasta di ceci, anche mista a quella di grano per una combinazione perfetta
  • Zuppe, minestre, curry indiani
  • Acquafaba: l’acqua di cottura dei ceci, da usare montata in sostituzione della panna in ricette vegane

Ceci in scatola o in vetro?

Ottimi entrambi! Il vetro è preferibile, ma anche le lattine vanno benissimo, purché tra gli ingredienti ci siano solo ceci, acqua e al massimo un po’ di sale. Se il sale è presente, meglio sciacquarli bene prima dell’uso.

Per approfondire: I ceci in lattina fanno male? No se li sai scegliere

I presunti “difetti” dei ceci

Antinutrienti

Sì, i ceci contengono antinutrienti come acido fitico e lectine, ma:

  1. Non annullano i benefici
  2. Si riducono con ammollo, cottura e fermentazione
  3. Possono avere effetti benefici a basse dosi: acido fitico e proprietà antiossidanti

Il bilancio clinico netto dei legumi resta ampiamente positivo, come confermato da revisioni sistematiche recenti.

Per approfondire: Gli antinutrienti fanno male?

Proteine incomplete?

Altro mito da sfatare: i ceci contengono tutti gli aminoacidi essenziali, ma non nelle proporzioni ideali.

Questo si risolve facilmente abbinandoli ai cereali integrali, come da tradizione mediterranea. E no, non serve mangiarli nello stesso pasto: il corpo fa la somma nell’arco della giornata.

Digeribilità

Il gonfiore intestinale non è segno di danno, ma di un microbiota che deve adattarsi. Per migliorare la tolleranza:

  • Ammollo lungo, con più cambi d’acqua
  • Cottura prolungata, magari con alloro, finocchio o kombu
  • Iniziare con piccole quantità (anche solo 5-6 ceci!)
  • Preferire all’inizio preparazioni come hummus, vellutate o legumi decorticati

La tolleranza migliora col tempo. È una questione di educazione del microbiota: e una volta che si è adattato, il tuo corpo sarà grato di avere i legumi — ceci in testa — nella dieta quotidiana.

Per approfondire: 7 strategie per rendere più digeribili i ceci (e altri legumi)

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