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Esame beta HCG

L’esame del sangue delle beta HCG è quindi il nome scientifico del cosiddetto test di gravidanza e può essere condotto sia sulle urine che sul sangue; si tratta peraltro dello stesso ormone rilevato anche nei test urinari casalinghi, ma con una differenza sostanziale:

  • Il test casalingo non è mai quantitativo, ovvero non è in grado di misurare precisamente la quantità di ormone presente (portando talvolta a difficoltà di interpretazione, come nel caso di test con linea sbiadita).
  • Il test condotto in laboratorio può invece essere quantitativo, ovvero non determinare solo l’eventuale presenza di gravidanza, ma restituire esattamente la concentrazione di ormone, che può risultare utile per monitorare l’andamento della gestazione.

Cos’è l’ormone beta HCG?

La hCG è una glicoproteina (zucchero più proteina) composta da due parti:

  • alfa,
  • beta;

La sub-unità beta è la porzione di molecola effettivamente rilevata nei test di gravidanza.

È possibile isolare questo ormone nel sangue della neo-mamma fin dal primo giorno di gravidanza o, più correttamente, fin dalle prime ore successive all’impianto (che può avvenire fino a 10 giorni a seguito della fecondazione).

Viene prodotto inizialmente dal trofoblasto, che in seguito si trasforma in placenta e continua a secernere la sostanza.

Questo ormone è il segnale per l’organismo che una nuova vita sta nascendo e che è quindi necessario predisporre una serie di eventi biochimici per permettere la prosecuzione della gravidanza.

Grafica con profilo di donna in gravidanza e provetta di sangue per l'esame delle beta

iStock.com/Veronika Zakharova

Valori beta hCG

La seguente tabella mostra i valori indicativi dell’andamento dell’ormone beta HCG in gravidanza.

Epoca gestazione Valori beta HCG
3 settimana 5 – 50 mIU/ml
4 settimana 5 – 426 mIU/ml
5 settimana 18 – 7,340 mIU/ml
6 settimana 1,080 – 56,500 mIU/ml
7 – 8 settimana 7, 650 – 229,000 mIU/ml
9 – 12 settimana 25,700 – 288,000 mIU/ml
13 – 16 settimana 13,300 – 254,000 mIU/ml
17 – 24 settimana 4,060 – 165,400 mIU/ml
25 – 40 settimana 3,640 – 117,000 mIU/ml
  • I livelli circolanti crescono esponenzialmente col passare del tempo, raddoppiando la quantità ogni 2-4 giorni circa per almeno tutto il primo trimestre; dal punto di vista diagnostico possono essere rilevati con i test di routine circa 11 giorni dopo il concepimento per quanto riguarda la ricerca nel sangue, e qualche giorno dopo (di norma 14 giorni dopo la fecondazione) per la ricerca nell’urina.
  • Molto indicativamente:
    • raddoppiano ogni 2 giorni per valori fino a 1200 UI,
    • raddoppiano ogni 3 giorni per valori da 1200 UI a 6000 UI,
    • raddoppiano ogni 4 giorni per valori superiori a 6000 UI.
  • I livelli raggiungono il picco massimo nelle prime 8-11 settimane, per poi iniziare a decrescere lentamente e stabilizzarsi verso la 20esima settimana.
  • In generale si considera che per valori di beta hCG inferiori a 5m UI/ml la gravidanza si possa escludere (a patto di procedere all’esame nei tempi corretti), mentre risulta certa per valori oltre i 25 mUI/ml.
  • Indicativamente i valori riscontrati di beta hCG sono quelli riportati in tabella, calcolati come numero di settimane dall’ultimo ciclo (anche se possono esserci eccezioni per cicli di durata variabile, i valori riportati si riferiscono infatti a cicli in cui l’ovulazione avvenga al 14esimo giorno).
  • La mancanza di un embrione visto con l’ecografia a seguito di valori superiori a 1500 IU/L è fortemente indicativo di gravidanza ectopica.
  • Nel caso di gravidanze gemellare è frequente rilevare valori sensibilmente maggiori.
  • A seguito del parto, di un aborto spontaneo o volontario, l’hCG si riduce con un’emivita compresa tra 24-36 ore (l’emivita è il tempo necessario al dimezzamento delle quantità) fino al raggiungimento dei livelli di pre-gravidanza.

Beta HCG basso

Nella maggior parte dei casi una donna scopre di essere incinta quando un test di gravidanza fatto in casa risulta positivo.

A conferma del risultato spesso viene richiesto un esame del sangue quantitativo, per misurare esattamente la quantità di ormone HCG circolante; in caso di valore inferiore al previsto può insorgere qualche preoccupazione, ma è bene ricordare che un unico valore basso è poco indicativo dell’andamento della gravidanza, perché potrebbe essere dovuto a un’ovulazione avvenuta più in ritardo rispetto a quanto la donna ipotizza, o anche a tempi di impianto particolarmente lunghi.

Quando si usa questo esame per monitorare l’evoluzione della gravidanza sarebbe sempre bene interpretare il valore rilevato analizzando l’aumento della concentrazione dell’ormone a distanza di due o tre giorni, per verificare se l’incremento sia adeguato. Se la concentrazione non fosse aumentata come ci si aspetta che faccia nei primi giorni (quando ad esempio raddoppia in 48 ore) effettivamente la gravidanza potrebbe non andare a buon fine.

A parte casi particolari è tuttavia sempre più spesso preferita la verifica ecografica della gravidanza, che risparmia preoccupazioni e spaventi alle future mamme, dovute ad andamenti delle beta poco prevedibili (il battito è in genere rilevabile dalla sesta settimana circa).

Beta HCG e gemelli

In caso di gravidanza gemellare molto spesso si riscontrano valori di beta HCG più elevati rispetto alla norma, anche se non è una regola ferrea, e la diagnosi viene in genere fatta con certezza solo attraverso l’ecografia.

Il sito betabase, che raccoglie segnalazioni spontanee dei valori di donne in gravidanza, riporta la seguente tabella:

Giorni post-ovulazione HCG mediana HCG min HCG max
10 23 5 85
11 61 13 1443
12 85 3 2583
13 147 5 4622
14 233 8 8270
15 367 11 14798
16 550 18 3138
17 804 12 5367
18 1167 30 9289
19 1651 40 12979
20 2378 52 13975
21 3441 70 20956
22 4744 152 27554
23 6630 107 36231
24 8828 138 47639
25 11457 177 62640
26 14453 227 82364
27 18045 291 108300
28 23380 374 203398
29 28743 480 394836
30 32012 995 189191

Le domande più frequenti

Risposte a cura del Dr. Roberto Gindro

Cosa sono le beta?

Quello che normalmente chiamiamo beta, è in realtà la cosiddetta gonadotropina corionica umana, o hCG, un ormone che viene prodotto quando un ovulo fecondato si impianta nell'utero e che va accumulandosi rapidamente nell'organismo giorno dopo giorno.

Tutti i test di gravidanza, che siano praticati a casa o in laboratorio, sulle urine o sul sangue, si basano sulla rilevazione delle beta HCG.

Quando fare le beta HCG? Dopo quanti giorni dal rapporto?

La risposta definitiva è che il test andrebbe fatto a 19 giorni dall'ultimo rapporto non protetto, ma c'è molta confusione sui tempi corretti, è quindi importante fare chiarezza. La produzione delle β-HCG inizia indicativamente con l'impianto dell'ovulo fecondato in utero, evenienza che si verifica circa 6-12 giorni a seguito della fecondazione (che a sua volta avviene nel giorno dell'ovulazione). Diventa quindi necessario fare a questo punto alcune premesse:
  • Nella migliore delle ipotesi è possibile che un test effettuato sul sangue diventi positivo, in caso di gravidanza, già entro 8-9 giorni dal giorno dell'ovulazione, che si verifica in genere circa 14 giorni PRIMA del flusso mestruale successivo.
  • Lo sperma è in grado di sopravvivere in vagina, in condizioni ideali, fino a 5 giorni, questo significa che è possibile avere un unico rapporto oggi, ma che questo porti a fecondazione fra cinque giorni, dopo cui devono passare ulteriori 6-12 giorni affinché inizi la produzione delle beta ed ulteriori 2 prima che queste siano rilevabili (totale: 19 giorni).
Come indicazioni generali possiamo quindi dire che:
  • L'indicazione di aspettare il primo giorno di ritardo per sottoporsi al test rimane probabilmente il compromesso migliore per ridurre la probabilità di falsi negativi; il ricorso a test casalinghi precoci ("fino a 4 giorni prima"), non escludono infatti che possa comparire un esito negativo pur in presenza di gravidanza, per quanto esposto in precedenza.
  • Per avere l'esito definitivo si consiglia invece di attendere 19 giorni dall'ultimo rapporto non protetto.

Dove fare l'analisi?

È possibile sottoporsi al prelievo (o all'analisi delle urine) presso qualunque laboratorio d'analisi o in ospedale, in questo caso dietro presentazione di impegnativa del proprio medico.

In quanto tempo vengono consegnati i risultati?

Questo dipende dal laboratorio cui ci si appoggia, in genere nei laboratori privata l'esito viene consegnato entro poche ore al massimo.

Quando inizia la produzione delle beta-gonadotropine?

La produzione delle beta inizia indicativamente con l'impianto dell'ovulo fecondato in utero, che avviene dopo circa 6-12 giorni dalla fecondazione (che a sua volta avviene nel giorno dell'ovulazione, ma che può seguire fino a 5 giorni il rapporto).

Come leggere i valori?

Per l'interpretazione del risultato si raccomanda di fare riferimento alla tabella presente sul referto, che può variare leggermente da un laboratorio all'altro, ma generalmente:
  • un valore superiore a 5 mIU/ml è considerato positivo (ma per scrupolo viene spesso scelta una soglia superiore, per esempio 25 mIU/ml),
  • la tabella con le indicazioni delle settimane di gestazione potrebbe usare come riferimento la data dell'ultima mestruazione (come avviene normalmente per la datazione della gravidanza) o dal momento della fecondazione, cioè due settimane dopo per un ciclo di 28 giorni.
  •  

Quanto costa l'esame?

Il costo è variabile da un laboratorio all'altro, ma indicativamente è quantificabile in poco più rispetto al prezzo di un test di gravidanza casalingo, ossia circa € 15-20; in caso di impegnativa l'importo è invece variabile da una Regione all'altra e in base ad eventuali esenzioni.

Come fare le beta?

L'esame consiste in un semplice prelievo di sangue venoso dal braccio, che non richiede digiuno. Nei laboratorio è possibile anche procedere all'analisi sulle urine.

Come aumentano? Ogni quanto raddoppiano?

I livelli circolanti delle beta crescono esponenzialmente per almeno tutto il primo trimestre; molto indicativamente:
  • raddoppiano ogni 2 giorni per valori fino a 1200 UI,
  • raddoppiano ogni 3 giorni per valori da 1200 UI a 6000 UI,
  • raddoppiano ogni 4 giorni per valori superiori a 6000 UI.
Raggiungono il picco massimo nelle prime 8-11 settimane, per poi decrescere lentamente.

Ogni quanto ripeterle?

  • In caso di esito negativo, ma assenza delle mestruazione, si consiglia di ripeterle a 19 giorni dall'ultimo rapporto non protetto; nel caso di rapporti più frequenti è consigliabile ripeterle a distanza di almeno 4-5 giorni dall'ultimo test.
  • In caso di esito positivo il ginecologo può richiedere la ripetizione dell'analisi per avere una prima indicazione qualitativa sul decorso della gravidanza (per esempio per un primo esito numericamente basso); in questi casi in genere si sceglie di ripeterle a distanza di 2-3 giorni, per verificare che l'aumento sia in linea con le previsioni (raddoppio per valori fino a 1200 UI).
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