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L’attività fisica svolta in acqua, come il nuoto o l’acquagym, è spesso considerata una valida alternativa agli esercizi “a terra” come camminare o andare in bicicletta, soprattutto per chi soffre di dolori articolari o ha problemi di sovrappeso perché l’effetto di galleggiamento dell’acqua riduce il carico sulle articolazioni rendendo l’attività fisica più tollerabile.
Ma se il tuo obiettivo è dimagrire, il nuoto potrebbe non essere la strategia migliore. Vediamo perché.
Cosa mostrano gli studi comparativi
Uno studio ha preso in esame donne obese, assegnandole in modo casuale a tre diversi programmi di esercizio fisico quotidiano (1 ora al giorno): camminata, bicicletta e nuoto. Dopo 6 mesi:
- Il gruppo della camminata aveva perso in media 7,7 kg
- Il gruppo della bicicletta aveva perso in media 8,6 kg
- Il gruppo del nuoto, sorprendentemente, non aveva perso peso. Anzi, aveva guadagnato in media 2,3 kg
Ma non è tutto: le misurazioni delle pliche cutanee (usate per stimare la percentuale di grasso corporeo) indicavano un calo di oltre il 40% nel grasso corporeo per i gruppi cammino e bicicletta. Nessuna variazione, invece, per chi aveva nuotato. E questo nonostante tutte le partecipanti si fossero allenate per lo stesso tempo ogni giorno.
Perché il nuoto NON fa dimagrire?

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Una possibile spiegazione è legata al tipo di stimolo metabolico e, soprattutto, all’effetto dell’esercizio sull’appetito.
Diversi studi mostrano che l’esercizio a terra (come camminare, correre, pedalare) non aumenta in modo significativo l’appetito. Al contrario, l’esercizio in acqua – soprattutto in acqua fredda – sembra aumentare il senso di fame entro poche ore.
Questo fenomeno potrebbe anche spiegare perché i nuotatori professionisti tendono ad avere una percentuale di grasso corporeo più alta rispetto a corridori dello stesso livello, pur consumando quantità simili (o superiori) di calorie durante l’allenamento.
Il ruolo della temperatura dell’acqua
Un elemento fondamentale è la temperatura.
- Allenarsi in acqua calda (circa 32 °C) non stimola l’appetito più di un esercizio equivalente svolto a terra.
- Allenarsi in acqua fredda (circa 21 °C), invece, porta le persone a mangiare anche il doppio a distanza di un’ora.
In uno studio, dopo aver bruciato circa 500 kcal nuotando in acqua fredda, i partecipanti hanno consumato quasi 900 kcal durante il pasto successivo. In altre parole: hanno introdotto più calorie di quante ne avessero spese. Un bilancio calorico positivo che vanifica l’effetto dell’esercizio.
E non si tratta solo di un effetto “termoregolatorio” (cioè del corpo che cerca di riscaldarsi). Anche quando il dispendio calorico era uguale, l’appetito dopo l’esercizio in acqua fredda restava molto più alto rispetto a esercizi in acqua calda o a terra.
Anche il freddo a terra può aumentare l’appetito?
Sì, e lo conferma un esperimento condotto da ricercatori britannici: alcune persone hanno camminato per 45 minuti su un tapis roulant in un ambiente freddo (circa 8 °C) oppure in un ambiente temperato (circa 20 °C). Poi è stato offerto loro un buffet, monitorando quante calorie consumavano.
Chi aveva camminato al freddo mangiava significativamente di più.
I ricercatori hanno quindi concluso che, sebbene camminare sia spesso raccomandato per il controllo del peso, farlo in ambienti freddi (come d’inverno) potrebbe aumentare il rischio di compensare il dispendio energetico con un maggior introito di cibo.
Al contrario, d’estate o nei mesi più caldi, esercitarsi all’aperto potrebbe essere più vantaggioso rispetto all’uso di palestre climatizzate.
E un tuffo in piscina dopo l’allenamento?
Anche qui la scienza ha qualcosa da dire. Secondo uno studio australiano, l’immersione in acqua per 15 minuti dopo una sessione di corsa – sia in acqua fredda che calda – aumenta comunque l’appetito.
Il solo fatto di “bagnarsi” sembra avere un impatto sulla regolazione della fame. Forse per il raffreddamento corporeo successivo al bagno, specialmente se non ci si cambia subito?
Il messaggio pratico? Una doccia fredda dopo l’allenamento può essere rinfrescante, ma forse è meglio preferirne una calda se si vuole evitare un aumento dell’appetito post-esercizio.
Conclusioni
Il nuoto e l’esercizio in acqua hanno molti benefici:
- migliorano la capacità aerobica,
- riducono lo stress sulle articolazioni,
- possono essere praticati anche da chi ha dolore cronico o gravi problemi di peso.
Tuttavia, quando l’obiettivo è il dimagrimento, la letteratura scientifica suggerisce che l’attività fisica a terra (camminata, corsa, bicicletta) è più efficace, soprattutto se svolta in ambienti temperati o caldi.
Detto questo, qualsiasi forma di attività fisica è preferibile alla sedentarietà, sia per il benessere metabolico che per la salute cardiovascolare, articolare e mentale. Anche quando non porta a un dimagrimento diretto, muoversi regolarmente è un pilastro insostituibile della prevenzione e della longevità.