Introduzione
La scelta di un nuovo materasso è un momento estremamente delicato sotto diversi punti di vista, perché si tratta di un acquisto
- impegnativo economicamente
- che si effettua in genere solo a distanza di anni, spesso decenni,
- ma che ha un impatto quotidiano sulla propria qualità di vita e sulla salute.
Tutte le principali società scientifiche mondiali sottolineano l’importanza di una buona qualità del sonno come elemento indispensabile di promozione della salute e non solo ortopedica, si pensi ad esempio al mal di schiena, ma anche in termini di impatto diretto sulla prevenzione cardiovascolare e metabolica.
È un paragone abusato, ma giova ricordare di come si passi a letto circa un terzo dell’intera esistenza e per questo vale sicuramente la pena investire il necessario per assicurarsi che siano ore il più possibile proficue.
Nonostante questa importante premessa, è importante sottolineare che è parere di molti specialisti che in assenza di problemi di salute specifici non esista necessariamente un modo giusto o sbagliato per scegliere un materasso, mentre entro certi limiti minimi di qualità è molto più una questione di preferenze personali.
Detto ciò può comunque essere utile delineare alcuni aspetti condivisi a livello scientifico. Seppure basato su un campione piuttosto ridotto, 62 persone, un interessante studio ha rivelato un aspetto particolarmente significativo, seppure con diversi limiti metodologici: queste 62 persone sono state messe a dormire per 28 giorni su un materasso nuovo, a prescindere da quello che avessero a casa, e tutti hanno registrato un miglioramento in termini di mal di schiena per chi ne soffriva, rigidità mattutina, qualità del sonno, comfort, … Quello che mi porto a casa di questa ricerca è quindi che, con buona probabilità, aspettiamo tutti un po’ troppo prima di deciderci a cambiare materasso.
Quando è ora di cambiare materasso?
Da un punto di vista molto generale è possibile individuare in circa 10 anni la vita media di un materasso, secondo alcuni anche meno, ma in caso di dolori o peggioramenti della qualità del sonno potrebbe essere necessario anticipare l’acquisto.
Purtroppo non è sempre semplice rendersene conto, perché la capacità di offrire le condizioni ideali per un sonno realmente ristoratore potrebbero diminuire molto gradualmente, rendendo complicato rendersene conto, magari trovando anche altre ragioni per spiegare una maggior stanchezza diurna (sarà lo stress? sarà l’alimentazione? …)
In alcuni casi potrebbe essere dirimente passare qualche notte su un letto differente, ad esempio durante le ferie, per rendersi conto di trarne benefici a livello di schiena, ma anche in questo caso è sempre forte la tendenza a scaricare le colpe su lavoro, tensioni, impegni, … che in vacanza vengono meno.
Durante la ricerca bibliografica per questo articolo ho trovato un autore che consiglia addirittura di segnarsi marca e modello di un materasso su cui ci si trovi particolarmente bene, magari a casa di un amico od in albergo, per andare a colpo sicuro. Mi ha fatto sorridere, ma al di là di tutto è un consiglio ragionevole.
Dove si compra?
La tendenza di acquistare il materasso in rete è sicuramente forte, complici la possibilità di valutare le recensioni, un prezzo più aggressivo e la comodità del trasporto a casa, ma è molto importante sincerarsi della facilità di un eventuale reso, perché per valutare la bontà di un materasso e soprattutto la compatibilità personale è necessario, indispensabile, provarlo.
In questo senso poterci dormire qualche notte è ancora meglio che provarlo per qualche minuto in un negozio, quindi è consigliabile assicurarsi della possibilità di reso anche per l’acquisto in negozi fisici.
A cosa prestare attenzione?
- Alcuni materassi sono studiati per accogliere un soggetto in base al peso, che è quindi un importante parametro da considerare nella scelta.
- Quando si condivide il letto con il partner è importante valutare a fondo se le esigenze siano differenti, per operare la scelta tra materasso matrimoniale o due singoli.
- Come accennato in precedenza è indispensabile accertarsi della possibilità di reso, eventualmente anche a lungo termine.
- In caso di acquisti on-line verificare attentamente le recensioni disponibili, anche in termini di facilità di reso data la natura voluminosa dell’oggetto. Se la sensazione una volta distesi è soggettiva, qualità dei materiali e gentilezza/disponibilità del venditore sono invece dati oggettivi da valutare preventivamente.
- La forbice dei prezzi è ovviamente estremamente ampia, ma come sempre è consigliabile diffidare (o quantomeno approcciare con forte spirito critico) offerte troppo belle per essere vere. La saggezza popolare ci ricorda che spesso “chi più spende meno spende”.
- Un tempo si diceva che fosse sempre preferibile un materasso rigido, ma oggi in genere si dà molto più peso alle sensazioni personali nella scelta, anche perché non è c’è una vera e propria letteratura scientifica di qualità che supporti questo orientamento, sebbene alcuni lavori suggeriscano comunque di restare almeno su un supporto medio.
- Non stupisce scoprire che la gran parte delle aziende produttrici promuova i propri materassi descrivendone la capacità di migliorare la qualità del sonno (e quindi il benessere dell’individuo nella sua accezione più generale), parlando talora espressamente, in alcuni casi fra le righe, di materassi ortopedici e vantandone così proprietà terapeutiche. In questi casi il consiglio è quello di verificare la solidità di queste affermazioni, cercando di capire se ci sia un razionale oggettivo di fondo e non un semplice claim pubblicitario, anche perché ad oggi non esistono reali certificazioni in grado di comprovare effetti terapeutici, né tanto -meno le caratteristiche necessarie a poter definire in modo oggettivo un materasso come “ortopedico”.
Cosa dice la scienza?
Capire cosa dica la scienza non è probabilmente la domanda più corretta, perché in questo caso la risposta che mi sentirei di dare è che più che altro su questo argomento dice “poco”. È disponibile un’interessante review, peraltro condotta da ricercatori italiani con la supervisione della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, che ha provato a fare il punto prendendo come pietra angolare per la scelta il mal di schiena; gli studi selezionati, tenuto conto anche del fatto che fossero sufficientemente recenti per un discorso immagino di materiali, condotti su adulti ed escludendo categorie particolari come atleti e soggetti ospedalizzati, sono stati 71, di cui poi circa la metà non presi in considerazione per varie ragioni, come ad esempio una qualità insufficiente od un obiettivo diverso, come la valutazione in termini di salute cardiovascolare o di prevenzione di piaghe da decubito.
Dei 39 rimasti in molti casi si evidenzia un campione di popolazione oggetto dello studio estremamente ridotto, spesso di poche decine di persone.
A complicare ulteriormente la valutazione si inserisce il fatto che esista una scala standardizzata per la valutazione della rigidità di un materasso, ma a questa in molti casi viene preferita una valutazione più soggettiva.
Alla luce di tutte queste considerazioni non dovrebbe quindi stupire che i risultati si siano rivelati piuttosto contrastanti tra loro, anche per quanto riguarda i materiali e le tecnologie usate: molle o lattice, cotone o spugna? Non emergono vincitori assoluti, ma spicca un ulteriore parametro di cui tenere conto, l’impatto sulla termoregolazione corporea, la temperatura del corpo, che può avere un impatto rilevante sulla qualità del sonno, anche dal punto di vista oggettivo del numero di risvegli notturni.
Torniamo quindi alla domanda iniziale, cosa dice la scienza? Non lo dice apertamente, ma sottovoce bisbiglia che provare un materasso per qualche notte è probabilmente il modo migliore per verificarne la compatibilità con il proprio corpo, le proprie abitudini e le proprie necessità.
Da parte mia mi permetto di aggiungere che, probabilmente spesso, affidarsi a produttori con una certa storicità possa fornire qualche garanzia in più sulla durata del materasso, per ridurre il rischio di ritrovarsi dopo un paio d’anni punto e a capo.
Stai rimandando l’acquisto?
Se ti rendessi conto della necessità di cambiare materasso, ma per qualsiasi motivo fossi costretto a rimandare il cambio, nonostante il mal di schiena, potrebbe essere utile tamponare la situazione con alcuni piccoli accorgimenti:
- Inserisci una tavola di compensato tra il materasso ed il telaio del letto, per beneficiare di un supporto migliore, soprattutto in presenza di strutture datate.
- Prova con un cuscino sotto le ginocchia se dormi sulla schiena o tra le ginocchia se dormi su un fianco, riuscirai in questo modo ad alleviare le pressioni sulla colonna vertebrale, favorendo la curvatura fisiologica. Eventualmente puoi provare anche ad inserirne uno ulteriore sotto la zona lombare, oppure un asciugamano arrotolato, sempre se dormi sulla schiena.
- Dormire a pancia in giù può essere impegnativo per la schiena e non è quindi consigliabile, ma se non riesci a fare altrimenti inserisci un supporto sotto alle pelvi, la parte inferiore del tronco, e niente cuscino per la testa o comunque uno molto basso.
- Non alzarti mai dal letto troppo velocemente, prova invece a rotolare delicatamente sul fianco, piega le ginocchia ed aiutati con le mani. Soprattutto al risveglio la muscolatura è ancora fredda e beneficia di qualche aiuto.
- Non rimanere a letto troppo a lungo, soprattutto in presenza di materassi particolarmente usurati.
Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.