Introduzione
I polipi (o noduli) delle corde vocali sono escrescenze benigne che si vengono a formare sulle corde vocali (tecnicamente chiamate pliche vocali), lembi tendinei situati nella laringe; la loro funzione è quella di produrre la voce, vibrando, al passaggio dell’aria.
È grazie alle corde vocali che siamo in grado di
- parlare,
- cantare
- ed emettere suoni.
Per convenzione vengono chiamati
- noduli quando sono presenti su entrambi i lati delle corde vocali,
- polipi quando sono presenti solo su un unico lato.
Vengono talora anche definiti “polipi dei cantanti”, in quanto si sviluppano il più delle volte in individui che sottopongono a forti sollecitazioni le loro corde vocali; nei bambini i polipi delle corde vocali sono più comuni nel sesso maschile, mentre tra gli adulti la situazione si inverte.
I polipi interferiscono con la normale anatomia delle corde vocali determinando un’alterazione delle loro caratteristiche vibratorie. A causa di questi cambiamenti si verifica disfonia, ossia una modifica di
- qualità,
- timbro
- intensità
della voce, che è il principale sintomo associato a questa condizione. Altri sintomi che si possono verificare sono:
- voce rauca (raucedine),
- maggiore sforzo nella produzione della voce,
- sensazione di mancanza del respiro,
- difficoltà a produrre toni vocali più alti.
Circa il 10% dei polipi si risolvono spontaneamente, soprattutto se di piccole dimensioni. Nei casi più gravi invece è necessario ricorrere all’intervento chirurgico.
In assenza di trattamento e di attenzione al misuso della voce noduli e polipi possono persistere a vita, o anche ripresentarsi in caso di intervento chirurgico; con una terapia adeguata, talvolta semplicemente comportamentale, tendono a regredire entro 6-12 settimane.
Cause
Si ritiene che i polipi siano il risultato di un trauma delle corde vocali causato da eccessivo stress meccanico.
Durante la fonazione le corde vocali subiscono molte forme di stress meccanico, ma il più importante è quello dell’impatto causato dalla collisione tra le superfici delle corde vocali sinistra e destra. Si ritiene che questo stress raggiunga il suo massimo nella regione centrale delle corde vocali, che è poi il sito più comune di formazione dei polipi.
L’uso eccessivo o scorretto della voce può produrre una quantità sproporzionata di stress meccanico, aumentando la forza con cui le corde vocali si scontrano. Questo può portare a una conseguente formazione di ferite sulle quali possono poi innescarsi dei fenomeni di rimodellamento del tessuto, che si traducono nella formazione di lesioni benigne delle corde vocali come i polipi.
Sia l’abuso vocale sul lungo periodo che un unico episodio di sforzo (come urlare in discoteca) può essere causa della formazione di polipi; ne sono considerate cause anche
- fumo,
- disturbi della tiroide,
- reflusso gastroesofageo.
Fattori di rischio
Il principale fattore di rischio legato allo sviluppo dei polipi delle corde vocali è l’abuso vocale o l’uso improprio della voce.
Il più delle volte si sviluppano in seguito a uno scorretto utilizzo della voce per lunghi periodi, ma non è da escludere che possano svilupparsi anche dopo un unico episodio di abuso vocale, ad esempio dopo aver urlato intensamente ad un concerto. I soggetti maggiormente colpiti sono quindi coloro che per professione utilizzano molto la voce, come ad esempio
- cantanti,
- insegnanti,
- avvocati,
- attori
- e speaker.
Altri fattori di rischio per lo sviluppo dei polipi delle corde vocali sono
- fumo,
- disturbi della tiroide,
- reflusso gastroesofageo,
- allergie,
- abuso di caffeina,
- abuso di alcool,
- uso di droghe ricreative,
- infezioni delle vie respiratorie.
Sintomi
I sintomi dei polipi delle corde vocali sono:
- disfonia (il segno più caratteristico, un disordine caratterizzato da alterazioni della qualità, del timbro e dell’intensità della voce),
- voce rauca e/o affannosa,
- aumentato sforzo nella produzione della voce,
- sensazione di mancanza del respiro,
- difficoltà a produrre toni vocali più alti,
- fastidio o dolore al collo,
- sensazione di nodo alla gola,
- tosse.
Si raccomanda di rivolgersi al medico in caso di raucedine o disfonia che persista per più di 2-3 settimane.
Diagnosi
La diagnosi dei polipi delle corde vocali inizia in genere da un’analisi completa della storia clinica del paziente, con particolare attenzione ad eventuali precedenti patologie delle corde vocali.
Prosegue con un esame fisico della testa e del collo e con la valutazione percettiva della voce del paziente, che può risultare disfonica, principale sintomo di polipi delle corde vocali. Va inoltre chiesto al paziente se presenta altri sintomi compatibili con la clinica di questa patologia.
La valutazione percettiva della voce, associata alla restante clinica e alla storia del paziente, non è però sufficiente da sola a formulare una diagnosi di polipi delle corde vocali.
Per avere una diagnosi di certezza è necessaria l’osservazione delle corde vocali attraverso la laringoscopia, un esame diagnostico utilizzato per esplorare la laringe. Si effettua con strumenti che illuminano l’interno della laringe, tra cui il laringoscopio (un dispositivo a fibre ottiche che permette allo specialista di osservare su un monitor l’eventuale presenza di polipi).
Grazie a questo esame è possibile visualizzare direttamente l’eventuale presenza dei polipi, che solitamente si presentano come masse biancastre, presenti in entrambi i lati (simmetriche) e che tendono a formarsi nel punto centrale delle corde vocali.
Rimedi e cura
La terapia dei polipi viene valutata in base a
- grandezza e sede del polipo,
- gravità e durata dei sintomi,
- causa
e prevede essenzialmente due possibili approcci:
- trattamento comportamentale,
- chirurgia.
Quando possibile si cerca sempre di evitare l’intervento chirurgico, che fortunatamente ad oggi viene riservato solo per una piccola parte dei pazienti.
Trattamento comportamentale
La terapia comportamentale si avvale dell’utilizzo del logopedista che guida il paziente, con esercizi e manovre di riabilitazione, all’utilizzo corretto della voce in accordo con la respirazione; in particolare crea un percorso per il paziente che utilizza
- allenamento vocale,
- esecuzione di specifici esercizi
e, occasionalmente, il riposo vocale totale.
Vengono proposti esercizi che hanno lo scopo di ripristinare il corretto equilibrio fra la respirazione e l’emissione dei suoni, come per esempio ripetere una determinata frase utilizzando tono e timbro di voce diversi.
Il logopedista identifica poi i comportamenti fonatori traumatici, che hanno probabilmente portato all’insorgenza dei polipi, e va quindi a ridurli al minimo o ad eliminarli quando possibile.
Va incluso nel trattamento comportamentale la riduzione di tutte quelle sostanze che possono peggiorare ulteriormente i polipi, tra cui
- tabacco,
- alcol
- e caffeina.
Il trattamento comportamentale spesso determina una riduzione della dimensione e della sintomatologia dei polipi delle corde vocali, ma non sempre permette una risoluzione definitiva.
Chirurgia
In una minoranza dei pazienti, quando gli interventi comportamentali siano risultati insufficienti, è necessario ricorrere all’intervento chirurgico. La chirurgia viene presa in considerazione nei casi in cui la disfonia irrisolta abbia un impatto negativo sulla qualità della vita del paziente.
L’asportazione dei polipi delle corde vocali è un intervento chirurgico minore e relativamente sicuro, ma coloro che cantano per professione devono valutare con attenzione la possibilità dell’intervento chirurgico, in quanto in grado di influenzare la capacità di sostenere la fonazione, oltre che di modificare il range vocale.
Prevenzione
La prevenzione può essere effettuata adottando una serie di accorgimenti che riducano la possibilità di insorgenza dei polipi:
- Controllo dell’uso della voce. Per i soggetti che lavorano con la voce (cantanti, attori, insegnanti, speaker, …) si consiglia un allenamento della voce con specifici esercizi fonatori. Questo può aiutare a ridurre lo scorretto utilizzo delle corde vocali. Sono inoltre raccomandati per i cantanti esercizi di riscaldamento e di defaticamento, prima e dopo ogni prestazione, per evitare brusche differenze nell’utilizzo della voce.
- Per soggetti che devono parlare a gruppi numerosi di persone o in presenza di rumore di sottofondo si coniglia l’uso di dispositivi di amplificazione, come altoparlanti o microfoni, per evitare di mantenere un’intensità della voce elevata per lunghi periodi.
- Si consiglia di evitare pratiche vocali non convenzionali, come parlare nel registro del falsetto per molto tempo o gridare e urlare, condizioni che causano uno sforzo eccessivo delle corde vocali e possono causare polipi.
- Restare idratati (bere adeguatamente) diminuisce la pressione che le corde vocali esercitano l’una sull’altra, garantisce una loro adeguata lubrificazione e aumenta l’efficienza della vibrazione durante il parlato. Questo porta ad una ridotta possibilità di traumatismi meccanici delle corde vocali, che a loro volta inducono l’insorgenza di polipi.
- L’abuso di tabacco, alcol, caffeina e l’uso di droghe ricreative sono fattori di rischio implicati nell’insorgenza dei polipi delle corde vocali. Diminuire l’utilizzo di queste sostanze ha dimostrato una riduzione della possibilità della loro comparsa.
Fonti e bibliografia
- Rugarli C., Medicina interna sistematica 2000
- Harrison, Principi di medicina interna, 18ª ed., Milano, CEA Casa Editrice Ambrosiana, 2012
Autore
Dr. Alberto Carturan
Medico ChirurgoIscritto all'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Padova n. 11890.
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