Esistono quattro principali test per evidenziare la presenza dell’Helicobacter pylori (H. pylori), che si differenziano principalmente per tipo di campione necessario. Ad oggi il test più usato è quello del respiro.
Test del respiro (Urea Breath Test)
Il test del respiro (breath test) è il metodo più diffuso per diagnosticare l’H. pylori.
Consiste nel misurare la quantità di anidride carbonica espirata dopo l’assunzione di una soluzione contenente urea. I batteri H. pylori, se presenti, degradano l’urea in anidride carbonica.
L’esame richiede al paziente di bere una soluzione acquosa di urea, per verificare poi attraverso l’analisi del respiro l’eventuale aumento della presenza di anidride carbonica (segno della presenza del batterio).
Un’elevata concentrazione di anidride carbonica nel respiro indica quindi un’infezione in corso.
- Vantaggi
- Elevata affidabilità
- Invasività minima
- Svantaggi
Per approfondire: Breath test per helicobacter
Esame delle feci
Il test dell’antigene fecale rileva nelle feci la presenza di antigeni specifici dell’H. pylori. Gli antigeni sono proteine caratteristiche dei microrganismi, che il sistema immunitario utilizza per identificare potenziali minacce. La presenza di antigeni dell’H. pylori nelle feci è indice di colonizzazione batterica nell’intestino.
Un esame più avanzato (PCR) consente anche la caratterizzazione del batterio, per orientare nella scelta della terapia.
- Vantaggi
- Elevata affidabilità
- Minima invasività
- Svantaggi
Esame del sangue (test sierologico)
L’esame del sangue per H. pylori ricerca gli anticorpi associati all’infezione. Gli anticorpi sono proteine prodotte dal sistema immunitario in risposta all’infezione e circolano nel sangue per individuare e neutralizzare i patogeni, come l’H. pylori.
Il più grande limite dei test sul sangue è l’impossibilità di distinguere tra un’infezione in corso e una guarita, poiché gli anticorpi possono persistere nel sangue anche dopo l’eradicazione del batterio. Per questo motivo, i test sierologici sono utilizzati principalmente per lo screening dell’infezione a livello di popolazione e solo raramente vengono utilizzati in altri contesti.
- Vantaggi
- Procedura semplice (è un normale esame del sangue)
- Svantaggi
- Ridotta sensibilità rispetto agli altri esami
- Non può essere usato per verificare il successo della terapia
Gastroscopia con biopsia
La gastroscopia è il metodo più accurato per rilevare l’H. pylori, ma è anche il più invasivo.
La procedura prevede il prelievo di campioni di tessuto gastrico o duodenale mediante endoscopio, che vengono poi analizzati per la presenza del batterio.
- Vantaggi
- Elevata affidabilità
- La coltura è l’unico metodo con una specificità del 100% e una coltura positiva è sufficiente per diagnosticare l’infezione da H. pylori.
- Attraverso l’antibiogramma è possibile verificare la sensibilità ai diversi antibiotici e avere indicazioni sulla terapia da usare.
- Svantaggi
- Molto invasivo
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.