I benefici della corsa: ecco perché dovresti iniziare a correre

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Introduzione

Non è un mistero che la corsa sia da sempre uno degli sport più praticati al mondo, ma i vantaggi di salute che garantisce non bastano a spiegare una popolarità che negli ultimi anni appare inarrestabile. Se fosse sufficiente che un qualcosa facesse bene per osservarne una così rapida adozione, quasi contagiosa, tutti seguirebbero un’alimentazione fondata sulla dieta mediterranea e smetterebbero di fumare.

No, dev’esserci qualcosa in più, ma sono tanti e tali i benefici che è molto probabile che quello che ci convince ad iniziare, ma soprattutto ci spinge a continuare, sia una combinazione di fattori variabile da uno all’altro.

La decisione di dedicarsi ad un’attività sportiva o fisica è sempre invariabilmente condivisibile ed auspicabile, ma in questo articolo vorrei dimostrarti di come la corsa potrebbe rappresentare una scelta particolarmente felice.

La corsa è uno sport democratico

Scarpe da corsa

Getty/fotostorm

Ci sono attività sportive che richiedono un investimento iniziare considerevole, pensiamo ad esempio allo sci o al ciclismo; è vero, l’attrezzatura da sci si può noleggiare, ma il costo della giornaliera e della trasferta è inevitabile, a meno di non abitare sulle piste da sci.

Per cominciare a correre è richiesto un unico acquisto, un paio di scarpe, perché poi maglietta e pantaloncini ci sono in tutti gli armadi. Il mio consiglio è di non risparmiare sulle scarpe, perché ti garantiranno una riduzione del rischio di infortuni, ma per iniziare bastano meno di € 100, anche molto meno se si ha la fortuna di poterle acquistare in un outlet, perché una buona scarpa della stagione passata è più che adeguata e, per un novello Mennea, durerà probabilmente più di 6 mesi.

Ho scritto che la corsa è uno sport democratico, perché non è solo economico: puoi correre dovunque, città, campagna, montagna, mare, collina. In certi casi potrebbe essere necessario adattarsi (penso al dislivello, alla necessità di correre in un parco cittadino o in pista), ma dovunque ti trovi puoi correre. Anche se sei pigro come me nello spostarti è molto probabile che tu possa allacciarti le scarpe ed uscire da casa o dall’ufficio iniziando a correre, senza necessità di trasferimenti in auto.

È democratica perché sei tu a scegliere se competere, con te stesso o con gli altri, o se correre a sensazione. Sei tu a sceglierlo ogni giorno, sei tu a sceglierlo ad ogni passo.

È democratica perché non hai necessità di trovare altre 9 persone come per una partita di calcetto, è democratica perché puoi correre al tuo passo, è democratica perché puoi uscire a correre con qualsiasi tempo (e ti stupirai di quanto possa essere gradevolmente malinconico correre sotto la fredda pioggia di novembre), è democratica perché consente di essere intrapresa anche dai diversamente giovani e, una volta iniziato, se ne può godere quasi senza limiti di età. Se dovessi cominciare a frequentare parchi e gare ti stupirai quando verrai sverniciato da runner di più di 80 anni.

La corsa è sociale, la corsa è perfetta per meditare in solitaria

Running ed amicizia

Getty/Thomas Barwick

L’uomo è un animale sociale, non lo dice solo il buon senso, ma lo dimostra abbondante letteratura scientifica. La corsa consente di cementare amicizie, fare nuovi incontri alle gare o presso le società sportive presenti in ogni città e più in generale coltivare lo stare insieme.

Se invece sei un solitario come me puoi scegliere di correre da solo, dove, come e quando vuoi. Scaricando lo stress con le urla di Kurt Cobain nelle cuffie, meditando con i notturni di Chopin o liberando le briglia della tua mente con i soli suoni della Natura.

A te la scelta di musica e compagni, ricordando che ogni giorno può compierne una diversa, assecondando umori e necessità.

Vivere la Natura

Corsa nella Natura

Getty/Jordan Siemens

C’è una crescente disponibilità di letteratura scientifica che dimostra come immergersi nella natura sia di grande beneficio per la salute, si inizia addirittura a parlare di Nature Prescription, ovvero di prescrizioni mediche volte a trattare specifici disturbi, in forma esclusiva o come complemento a terapie tradizionali.

La corsa si adatta perfettamente ad essere praticata anche a questo scopo, declinandola a seconda delle proprie necessità.

Ho conosciuto runner che in settimana fanno una o due uscite per allenare muscoli e polmoni e la domenica godersi una camminata in montagna aumentando così il proprio raggio di movimento, ho conosciuto runner che non perdono una gara di trail running (corsa nella natura) perché si tratta di occasioni in cui poter vivere posti nuovi, paesaggi splendidi, con la piena tranquillità di avere una strada perfettamente tracciata e l’assistenza in caso di necessità. E no, non è necessario essere fenomeni, ciascuno può correre o camminare con il proprio passo salvo poche eccezioni, ne è prova il fatto che quasi sempre durante la stessa manifestazione vengono proposti percorsi di differente lunghezza, per adattarsi proprio a tutti.

Lo sballo del corridore

Ragazza che corre sorridendo

Getty/Catherine Falls Commercial

Il nome inglese è Runner’s high, ma in Italia lo indichiamo come “sballo del corridore”. È una condizione difficile da descrivere, ma se ne parli a qualcuno che l’abbia provata non potrai fare a meno di notare immediatamente un spontaneo sorriso affiorare dalle sue labbra ed una luce negli occhi, magari appena accenata.

Sì, esiste davvero, anche in questo caso disponiamo di studi scientifici che lo dimostrano, ma personalmente la dimostrazione che mi ha da sempre più colpito è rappresentata dalle numerose testimonianze di ex tossicodipendenti ed alcolisti che sono stati in grado di abbandonare definitivamente la dipendenza dalle sostanze sostituendola con le ultramaratone, ovvero corse di lunghezza superiore alla maratona.

Wikipedia la definisce come uno stato psico-fisico caratterizzato da rilassatezza, euforia e benessere generalizzato, ma le parole non possono rendere bene l’idea di quello che si prova. A mio avviso vale la pena di iniziare a correre anche solo per provarlo.

Un concetto diverso, ma che trova alcuni punti di contatto, è poi lo stato di Flow. Scoperto e studiato da uno psicologo ungherese, è uno stato di coscienza in cui ci si riesce a calare quando si pratica un’attività in grado di impegnare mente e corpo, in un sottile e delicato equilibrio giocato durante una sfida che dev’essere impegnativa, magari molto impegnativa, ma con un obiettivo alla portata. Lo sforzo profuso dev’essere gravoso perché non può esserci spazio per la noia, ma il risultato dev’essere raggiungibile perché l’attività non diventi fonte di ansia e frustrazione.

La corsa è una delle attività migliori per il raggiungimento di questo stato psico-mentale, a detta dello stesso psicologo, da cui si viene ripagati con la percezione di una condizione in cui viene persa l’autoconsapevolezza del gesto, si vive una distorsione del tempo e di avverte una sensazione di piacere intrinseco, con la percezione di avere una piena ed assoluta padronanza della situazione. Anche questo è difficile da spiegare, ma davvero gratificante.

Se devi iniziare a correre magari queste due condizioni non le vivrai da subito, ma non per questo la corsa sarà meno piacevole od appagante, te lo garantisco.

La salute

Running per restare in salute

Getty/pixelfit

Ho voluto lasciare i benefici sulla salute per ultimi perché fermamente convinto che non siano una sorpresa per nessuno e per questo non ti parlerò di cuore o fiato, che muoversi faccia bene lo sai. Tuttavia credo che sia possibile trovare qualche sorpresa, elencata in ordine sparso:

  • Esistono dei cambiamenti, degli adattamenti cui il corpo va incontro, che si verificano a distanza di anni dall’inizio della pratica.
  • Ci sono studi che correlano la pratica della corsa a benefici tangibili per quanto riguarda la salute mentale, mi riferisco ad esempio ad ansia, depressione e stress.
  • La corsa migliora la qualità del sonno, al mattino ti sveglierai riposato, beneficiando di un sonno davvero ristoratore.
  • La corsa migliora il sistema immunitario.
  • La corsa migliora la propria autostima.
  • La corsa è di beneficio per il cervello, ma ora non sto parlando di salute mentale, proprio per il cervello. Ci sono ipotesi che legano la pratica della corsa ad una riduzione del rischio di sviluppo di Alzheimer, anche se iniziata in età avanzata.
  • Riduzione del rischio di tumore e malattie metaboliche come il diabete di tipo 2.

Non ti ho ancora parlato del peso corporeo, secondo te perché lo considero tra quelli così scontati da non meritare nemmeno di essere ricordato o perché c’è altro sotto?

La mia onestà intellettuale mi impedisce di scrivere che correre fa dimagrire, perché è in realtà una semplificazione non del tutto vera. Correre fa bruciare calorie, tante calorie in rapporto al tempo speso, è sicuramente uno degli sport in cui il rapporto tra energia bruciata e tempo impiegato è più vantaggioso, ma se poi arrivi a casa e con il pretesto della corsa ti abbandoni a pranzi di pantagruelica memoria lo sforzo verrà vanificato in ottica dimagrimento.

Dal punto di vista scientifico questo è dimostrato dal fatto che:

  • Un approccio esclusivamente dietetico consente ovviamente di dimagrire.
  • Un approccio esclusivamente fisico, ovvero di sola pratica sportiva, porta a miglioramenti nulli o poco significativi.
  • Un approccio combinato invece conduce a risultati migliori rispetto alla sola dieta.

In ultima analisi, se devi perdere peso, grazie alla corsa ci riuscirai più facilmente e con risultati più duraturi nel tempo, ma soprattutto sai qual è la buona notizia? Non ho dati a dimostrarlo, ma la mia sensazione, derivata dall’esperienza, è che la pratica regolare porti inevitabilmente ad un miglioramento della propria alimentazione, perché volendo correre con continuità ti accorgerai ben presto che mangiare meglio ti permetterà di farlo con maggior efficacia e minori sforzi, così come minori saranno anche gli sforzi necessari a rinunciare a quella fetta di torta in frigo, ma magari di questo ne parliamo un’altra volta. Se mi segui sai già che tipo di dieta caldeggio, ma ora non è importante, quello che conta è che la corsa ti guiderà verso scelte più sane e consapevoli anche a tavola.

L’uomo è nato per correre

Bambini che corrono

Getty/MoMo Productions

Quando un giorno ho chiesto ad un fisioterapista di grande fiducia ed esperto di corsa se non fosse più completo il nuoto, mi ha risposto chiedendomi se avessi delle gambe o delle pinne. Quella che può sembrare una semplice battuta di spirito, avrei scoperto in seguito e peraltro sempre imbeccato da lui, nasconde invece una verità molto più profonda.

Disponiamo di un discreto numero di prove che sembrano avvalorare l’ipotesi secondo cui la prima tecnica di caccia praticata nel Paleolitico fosse la cosiddetta “Caccia per sfinimento“, una pratica che consiste nell’inseguire la preda per tutto il tempo necessario, fino a farla cadere inerme e priva di forze.

Il successo di questa tecnica, testimoniato dal fatto che ancora oggi esistono popolazioni indigene che la praticano, si basa su caratteristiche fisiche peculiari che l’uomo può vantare rispetto ad altri mammiferi, magari anche più veloci o forti, prima fra tutte un’elevatissima capacità di smaltimento del calore attraverso il sudore, nonché un apparato muscolo-scheletrico e respiratorio che ci consentono di correre agevolmente per lunghissime distanze.

Se raduni un gruppo di bambini in un cortile, senza l’accesso a televisioni o tablet, nel giro di pochi minuti li vedrai giocare correndo. Un bambino che impara a camminare non procederà con circospezione in giro per la casa, correrà caracollando alla scoperta del mondo, anche al prezzo di ripetute e magari rovinose cadute, perché l’uomo è nato per correre, tu sei nata per correre, solo che te lo sei dimenticato.

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