Alcool e alcolici sono causa di tumori?

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Introduzione

Fattori genetici e ambientali, come anche lo stile di vita, possono tutti insieme contribuire ad aumentare il rischio di sviluppo di cancro. Se purtroppo ad oggi non si può fare niente per quel che riguarda i geni (presenti nel codice genetico, o DNA) e spesso non possiamo nemmeno incidere concretamente sull’ambiente in cui viviamo (ad esempio in termini di inquinamento), abbiamo invece la possibilità di intervenire attivamente sullo stile di vita.

Bere troppi alcolici è un’abitudine che aumenta il rischio di sviluppare alcuni tumori; meno si beve, minore è il rischio, che si azzera solo evitandone del tutto il consumo.

Questo non significa che chiunque beva troppo svilupperà un cancro, ma esistono diversi studi che mostrano la correlazione tra il bere e le probabilità di sviluppare negli anni alcuni tipi di tumore. Anche i cosiddetti bevitori leggeri, quelli cioè che consumano alcolici poco o solo occasionalmente, hanno un rischio lievemente aumentato di sviluppare alcuni tumori

Per esempio, un gruppo di ricercatori italiani ha analizzato 200 studi che esaminavano l’impatto dell’alcool sul rischio di cancro. I risultati cumulativi di questi studi dimostrano chiaramente che più si beve, più alto è il rischio di sviluppare una serie di cancri. Il National Cancer Institute (istituto nazionale di oncologia americano) identifica l’alcool come fattore di rischio per il cancro dei seguenti organi:

Almeno 7 individui su 10 affetti da cancro della bocca sono forti bevitori. Cinque o più drink al giorno possono anche aumentare il rischio di altri tipi di cancro, incluso il cancro del colon retto.

In effetti stime sintetiche estratte dal recente rapporto del World Cancer Research Fund (fondo per la ricerca mondiale sul cancro) indicano che le donne che bevono cinque drink ogni giorno hanno 1,2 volte il rischio di sviluppare il cancro del colon retto rispetto alle donne astemie. Il cancro al seno è il tumore più frequentemente diagnosticato nella regione europea dell’OMS, con 1579 nuove diagnosi ogni giorno. Il consumo di alcol è uno dei maggiori fattori di rischio modificabili per la malattia, responsabile di 7 casi su 100 di cancro al seno nella Regione.

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato l’alcol come cancerogeno nel gruppo 1, al pari di arsenico, benzene e amianto.

I soggetti che bevono sono anche più facilmente fumatori e la combinazione aumenta il rischio ancor più significativamente. Il fumo di per sé è un ben noto fattore di rischio per alcuni cancri, ma la combinazione fumo-alcool potenzia reciprocamente la cancerogenicità delle due sostanze, in cui l’effetto complessivo è un rischio maggiorato.

In particolare sono alte le probabilità di cancro della bocca, perché sia l’alcool che il tabacco arrivano in contatto diretto con le sue mucose. Mediamente i soggetti che bevono e fumano hanno 15 volte più rischi di sviluppare il cancro della bocca e della gola rispetto a chi non beve e non fuma.

Non esiste una quantità considerata sicura e studi recenti stimano poi che alcool e tabacco insieme siano responsabili di:

  • 80% dei casi di cancro di gola e bocca negli uomini,
  • 65% dei casi di cancro di gola e bocca nelle donne,
  • 80% dei casi di carcinoma esofageo a cellule squamose, un tipo di cancro dell’esofago,
  • 25-30% dei casi di tutti i tipi di cancro epatico.
Primo piano del collo di una bottiglia di superalcolico mentre lo si sta versando nel bicchiere.

iStock.com/alcohol cancer

Donne e tumore

Uno studio del 2009 ha seguito le modalità di assunzione degli alcolici in 1,2 milioni di donne di mezza età per 7 anni, concludendo che l’alcool aumenta le probabilità di sviluppare il cancro di

  • mammella,
  • bocca,
  • gola,
  • retto,
  • fegato
  • ed esofago.

I ricercatori collegano l’alcool all’1,3% circa dei casi di questi cancri.

Inoltre lo studio ha dedotto che il rischio di cancro aumenta indipendentemente dalle quantità e dal tipo di alcolici consumati. Anche un solo drink giornaliero può aumentare il rischio, che continua ad aumentare per ciascun drink aggiuntivo.

In altre parole, più si beve, maggiore è il rischio e non esistono quantità considerate sicure.

Gli uomini non erano inclusi nello studio, ma i ricercatori ritengono che sia plausibile ipotizzare che il rischio sia ovviamente molto simile.

Questo studio attribuisce anche circa 11% di tutti i casi di cancro della mammella all’alcool. In altre parole, dei più o meno 250.000 casi di cancro della mammella diagnosticati nel 2008 negli Stati Uniti, 27.000 potrebbero originare dall’alcool.

Le cause

La comunità scientifica sta ancora interrogandosi sui meccanismi esatti con cui l’alcool favorisca la formazione di tumori, perché le ipotesi in ballo sono numerose.

Una è che l’alcool di per sé non sia il primo agente a scatenare il cancro. Sappiamo infatti che il metabolismo dell’alcool, ossia la sua scomposizione, genera nel corpo delle tossine pericolose, tra cui l’acetaldeide. L’acetaldeide danneggia il materiale genetico delle cellule, rendendole incapaci di riparare i danni. Causa anche una crescita cellulare troppo veloce, altra condizione favorente alterazioni ed errori genetici. Il cancro può svilupparsi con maggior facilità nelle cellule con materiale genetico danneggiato.

Inoltre studi recenti sugli animali hanno dimostrato che mentre le cellule cercano di scomporre l’alcool richiedono all’organismo una maggior produzione di una proteina detta fattore di crescita dell’endotelio vascolare (VEFG, dall’inglese vascular endothelial growth factor). La VEFG stimola la crescita dei vasi sanguigni e dei tessuti. Al converso, però, un eccesso di VEFG permette la crescita di vasi sanguigni in cellule cancerose, che altrimenti morirebbero da sole. Questo meccanismo consente alle cellule cancerose di svilupparsi in tumori.

Sappiamo anche che l’alcool danneggia il fegato, causando la cirrosi. La cirrosi deriva da un accumulo eccessivo di tessuto cicatriziale nel fegato, che diventa incapace di adempiere alle sue funzioni vitali. Una delle maggiori complicanze della cirrosi è il cancro del fegato.

Il legame tra alcool e cancro della mammella può essere rappresentato dagli ormoni: l’alcool può aumentare le quantità circolante di alcuni di essi, compresi gli estrogeni. Un eccesso di estrogeni può portare a sviluppare cancro della mammella.

Infine, la genetica gioca un ruolo nel prevenire l’insorgenza del cancro in alcuni forti bevitori. Un gruppo di ricerca europeo ha esaminato 9.000 soggetti con stili di vita simili nel tentativo di capire perché alcuni sviluppassero il cancro della bocca e della gola e altri no. I forti bevitori in cui non insorgeva il cancro di bocca o gola avevano una particolarità genetica che consentiva loro di scomporre l’alcool circa 100 volte più velocemente del normale. Questo studio suggerisce che tale gene sia alla base della minor probabilità di cancro nonostante il forte consumo di alcool.

La buona notizia

Fortunatamente esistono studi che mostrano la possibilità di ridurre il cancro bevendo meno.

Un rapporto canadese ha analizzato gli studi pubblicati dal 1966 al 2006 e ha concluso che la riduzione del rischio è possibile, in particolare per i cancri della testa e del collo.

Lo studio ha riscontrato che, nei soggetti che smettono di bere, il rischio di cancro crolla.

Dopo 20 anni di astinenza, gli ex bevitori hanno lo stesso rischio di cancro della testa e del collo dei soggetti che non hanno mai bevuto.

Fonte

  • NIH (pagina originale non più disponibile: http://pubs.niaaa.nih.gov/publications/Hangovers/beyondHangovers.htm)

Adattamento dall’inglese a cura della Dr.ssa Greppi Barbara, medico chirurgo

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Domande e risposte
  1. Domanda

    Dottore ma il fibroadema alla mammella e un tumore benigno che va operato?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Il fibroadenoma mammario è benigno, si consiglia l’asportazione se grande e/o crea fastidio, si modificano cresce di dimensioni nel tempo.

  2. Anonimo

    Sono in gravidanza al terzo mese e mi chiedevo se a ferragosto potessi concedermi mezza lattina di birra…

    1. Dr. Roberto Gindro

      No, si consiglia di evitare qualsiasi consumo di alcolici perché non si conosce l’eventuale dose “sicura”.

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