Vuoi una pelle più giovane? 5 semplici strategie infallibili

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Introduzione

Prova a confrontare la pelle del tuo viso con la pelle dei tuoi glutei… la differenza può essere più o meno rilevante a seconda della tua età o, soprattutto, della quantità di sole a cui ti sei esposta negli anni… ma l’esposizione solare è solo uno dei tanti fattori in grado di spiegare gli anni che dimostra la tua pelle… e soprattutto è solo uno dei possibili fattori su cui possiamo intervenire per uno sguardo più luminoso e giovanile oltre che, come scoprirai tra poco, una longevità più sana.

Eh già, perché la pelle è l’organo più grande del tuo corpo e spesso anche il primo a mostrare i segni dell’età; i cambiamenti sono inevitabili e comprendono alcuni dei peggiori incubi di ogni donna:

  • Pelle più sottile, perché lo strato di cellule basali che nei primi decenni della tua vita sono così attive nel rinnovarsi senza sosta, con il tempo rallentano un po’, favorendo anche la comparsa di rughe,
  • rughe, che purtroppo trovano terreno fertile anche a causa della riduzione di elastina e collagene, soprattutto in quelle aree del viso come gli occhi e la bocca, destinate a esprimere quotidianamente le nostre emozioni attraverso i cambi di espressione;
  • e visto che piove sempre sul bagnato, la ridotta produzione di elastina e collagene rende la pelle più vulnerabile in una guerra già impari combattuta contro la gravità, diventando lassa e cadente, ad esempio sulle guance e in forma di borse sotto gli occhi.
  • La pelle più vecchia ha anche meno ghiandole sudoripare e ghiandole sebacee, ecco perché diventa più soggetta alla secchezza cutanea e prurito.
  • Al contrario i melanociti, le cellule responsabili del colore della pelle, tendono ad aumentare di numero, ma raggruppandosi in aree ristrette e generando le cosiddette macchie cutanee senili.
  • E come se non bastasse i capillari di una pelle più sottile e fragile hanno a loro volta maggiori probabilità di rompersi e allargarsi, contribuendo a peggiorare gli effetti dell’ingiuria del tempo.

Sarò sincero, io non mi sono mai preoccupato troppo dell’aspetto estetico, ma sono anche fermamente convinto che la bellezza possa andare al di là delle rughe, perché elementi come lo sguardo, il sorriso e quell’impalpabile sensazione di carisma siano caratteristiche che niente e nessuno possa toglierti e siamo estremamente più interessanti per chi senta il desiderio di fare un po’ più in là oltre le apparenze.

Sharon Stone all'età di 59 anni (2017)

Sharon Stone all’età di 59 anni (2017) (By Gage Skidmore from Peoria, AZ, United States of America – Sharon Stone, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=58410952)

Però siamo onesti, a tutti fa piacere dimostrare meno anni di quanti ne abbiamo davvero, e una pelle giovane è sicuramente la strategia più efficace per conseguire questo obiettivo… e se poi riusciamo anche a proteggerci un po’… perché no?

Devi sapere, ma non dovrebbe stupirti, che tanto i fattori di rischio responsabili di un invecchiamento precoce della pelle, quanto i fattori protettivi, sono in gran parte sovrapponibili a quelli di pericolose malattie della pelle come i tumori, benigni e maligni, ed ecco perché te ne sto parlando oggi ed ecco perché penso che possa valere la pena di fare il punto della situazione.

Sole, croce e delizia

Sul sito dell’American Academy of Dermatology Association si trova pubblicato un elenco di 11 abitudini per prevenire un precoce invecchiamento della pelle e non è un caso se i primi due siano entrambi dedicati al sole…

Inutile girarci attorno… l’esposizione al sole accelera l’invecchiamento della pelle e favorisce l’insorgenza di tumori, ecco perché i dermatologi consigliano l’applicazione quotidiana di creme protettive e l’utilizzo di creme autoabbronzanti al posto delle lampade.

Io in tutta onestà sono un pelo più cauto… basti pensare alla vitamina D, prodotta proprio dall’esposizione al sole… Certo è che dobbiamo trovare il giusto compromesso:

  • Troppo sole e aumentiamo invecchiamento della pelle e rischio tumore, ma anche alcuni disturbi della vista,
  • d’altra parte troppo poco e rischiamo una carenza di vitamina D,
  • ma in pochi sanno che è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità a suggerire che “i raggi del sole forniscono calore e luce, che migliorano la sensazione generale di benessere” (tanto è vero che ci sono lavori interessanti che collegano una ridotta esposizione al sole e l’aumento del rischio di sviluppare disturbi di salute mentale come l’ansia e la depressione).
  • Forse ancora più controintuitivo è scoprire che diversi studi epidemiologici suggeriscono una correlazione negativa tra latitudine, esposizione al sole e quindi insufficienti livelli di vitamina D, con il rischio di sviluppare molti tumori mortali, tra cui colon, seno, ovaie e melanoma. Mi spiego meglio con un esempio, tratto da uno studio di circa un secolo fa e che ha probabilmente aperto il dibattito su questi temi: il rischio di sviluppare un tumore della pelle nei militari arruolati nella Marina degli Stati Uniti, scelti come esempio di eccessiva esposizione solare per ragioni professionali, era di otto volte superiore, ma il numero totale di decessi per altri tumori risultava ridotto di oltre il 60% rispetto alla popolazione civile.

Lungi da me prendere una posizione netta in questo delicato equilibrio, anche perché come diciamo sempre una correlazione statistica non è prova di una relazione di causa ed effetto, ma mi sembra abbastanza chiaro che come sempre gli eccessi siano da evitare, ma da entrambi i lati della questione:

  • un’esposizione al sole senza limiti causa non solo un precoce invecchiamento della pelle, ma anche un sensibile aumento del rischio di tumori della stessa pelle,
  • d’altra parte una ragionevole esposizione basata sul buon senso appare non solo possibile, ma direi anche auspicabile.

E il buon senso va ovviamente anche personalizzato, perché certamente una donna con capelli rossi, occhi azzurri e pelle molto chiara con familiarità per tumore, ha esigenze differenti da chi possiede una carnagione olivastra.

Alimentazione

Molto più chiaro, oserei dire inequivocabile, è invece il legame tra dieta e pelle: una dieta sana, fortemente plant-based e fondata su alimenti integrali rappresenta un’efficace strategia anti-invecchiamento e l’elenco di possibili ragioni è lunghissimo:

  • epigenetica e telomerasi,
  • prevenzione degli effetti dei processi di glicazione,
  • azione antinfiammatoria,
  • ovviamente gli effetti antiossidanti sui radicali liberi,

ma potremmo ovviamente andare avanti e la cosa si fa ancora più interessante se lo stesso approccio si dimostra utile anche nella prevenzione del tumore della pelle, oltre che ovviamente dal punto di vista cardiometabolico, come ti ricordo ad ogni articolo.

Quindi frutta, verdura, cereali integrali e legumi, tutte eccellenti fonti di vitamine e antiossidanti in genere.

E parlando di pelle abbiamo un motivo in più per ridurre al minimo il consumo di zuccheri semplici, ovvero il rischio che acceleri i fenomeni di glicazione, reazioni chimiche che coinvolgono zuccheri e proteine… in cui sono proprio quest’ultime ad avere la peggio, rompendosi irreversibilmente. E se tra le proteine coinvolte ci troviamo anche collagene ed elastina, che normalmente aiutano a mantenere la pelle soda ed elastica, le conseguenze sono lapalissiane.

Peraltro anche i metodi di cottura rivestono un ruolo importante, perché possibili fonti dirette di prodotti finali di glicazione avanzata, il risultato della reazione di cui ti dicevo e non a caso indicati anche come glicotossine: da limitare quindi gli alimenti cucinati alla griglia, fritti o arrostiti, al contrario di tecniche più dolci come bollitura e, meglio ancora, vapore.

Non fraintendermi, la formazione di glicotossine è una parte del normale metabolismo, ma l’eccesso diventa pericoloso, perché capace di promuovere lo stress ossidativo e l’infiammazione, e non solo della pelle.

E ovviamente parlando di alimentazione e cute non possiamo dimenticare l’importanza di

  • acqua, tanta acqua,
  • e alcool, poco alcool (meglio ancora, niente alcool).

Stile di vita

Ampliando un po’ l’angolo di visione all’intero stile di vita troviamo altre due strategie di grande rilevanza:

  1. Se fumi, smetti, il fumo accelera drammaticamente la velocità con cui la pelle invecchia, favorendo la comparsa di rughe e interferendo anche a livello di carnagione: la cute perde di luminosità e può assumere un colorito giallastro.
  2. Al contrario è ben noto come una regolare pratica di attività fisica possa migliorare la circolazione e il sistema immunitario, effetti in grado di riflettersi positivamente sull’aspetto, che appare più giovane, più tonico.

Attenzione alle espressioni facciali

Uno dei punti più interessanti dell’elenco stilato dai dermatologi americani di cui ti parlavo prima è quello che suggerisce di evitare le espressioni facciali ripetitive: una qualsiasi espressione del viso è il prodotto di una combinazione variabile di contrazione dei muscoli sottostanti, contrarre sempre gli stessi muscoli per anni potrebbe favorire l’insorgenza delle cosiddette rughe di espressione, ma sai che c’è… quelle dei sorrisi, delle risate durante una cena con tuo marito o le tue amiche… quelle hanno così tanti effetti positivi che ce le teniamo con piacere… piuttosto stiamo un pizzico più attenti alla posizione durante il sonno notturno, dormire sulla schiena potrebbe ridurre il rischio legato alla compressione della pelle sul cuscino.

Sigourney Weaver all'età di 68 anni

Sigourney Weaver all’età di 68 anni – By Gage Skidmore, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=68753392

Skin-care

E per quanto riguarda la skin-care? Io sulle creme anti-age sono un po’ scettico, ma ammetto di essere forse un po’ prevenuto… quello che posso consigliarti spassionatamente è invece di:

  • lavare il viso un paio di volte al giorno, magari mattino e sera o mattino e dopo ogni eventuale bella sudata, perché il sudore potrebbe essere causa di leggera irritazione della cute;
  • detergere delicatamente la pelle, senza strofinarla, altro atto in grado di irritare e quindi accelerare l’invecchiamento.

Sicuramente utile applicare una crema che sia idratante, perché insieme alla dieta e all’acqua consumata quotidianamente ti aiuterà ad avere un aspetto più giovanile.

E basta usare prodotti dermocosmetici che pizzicano o bruciano, salvo occasionali eccezioni giustificate dalle indicazioni di un dermatologo o di un’estetista dobbiamo definitivamente lasciarci alle spalle l’insulsa idea che “il fastidio è segno che sta agendo”. Qualsiasi forma d’irritazione della pelle può farla sembrare più vecchia.

Conclusione

Spero di esserti stato utile e se potessi scegliere un’unico concetto tra quelli che ti ho raccontato, vorrei che ti ricordassi di come uno stile di vita sano e semplice buon senso siano non solo strategie utili a preservare la salute della tua pelle, ma anche l’investimento più sicuro per una vecchiaia in salute.

Comprendo l’esigenza di curare il proprio aspetto fisico, ma non dimenticare mai che la bellezza, la vera bellezza, va al di là dell’età e dell’estetica.

Serafino Bandini scrive che “la bellezza è una persona che dopo un’ora che ci parli è molto più bella di un’ora prima” e non potrei essere più d’accordo… ma questo nasce anche dalla serenità e dalla felicità che dobbiamo coltivare giorno per giorno e che emergeranno senza che tu te ne accorga dalla profondità dei tuoi occhi.

Serenità e felicità… che sono anche loro, guarda caso, elementi ripetutamente collegati a un aumento della probabilità di longevità sana.

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